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Nelle 250 pagine del libro "Il Boss dagli occhi di ghiaccio - Le confessioni di una grande capo della 'ndrangheta" a cura del giornalista Pino Nicotri e nel quale l'ex boss e collaboratore di giustizia, Franco Pino, racconta minuziosamente tutta la sua storia dagli albori degli anni '70 sino al 1995, anno nel quale decise di pentirsi e di collaborare, sono tanti gli episodi inediti e molto interessanti anche se, ovviamente, oramai datati e molto distanti nel tempo.

 

Nell'ambito della recente conferenza stampa tenutasi per illustrare l'operazione ""Overture" condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e coordinata dal Procuratore Capo della Dda di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, che ha condotto all'esecuzione di 21 misure cautelari e nella quale si è definito il nuovo quadro criminale cittadino, è stato utilizzato, per la prima volta, il termine "Sistema Cosenza".

Correva il 1981. L'anno nel quale si consumò il triste primato del maggior numero di morti ammazzati nell'ambito della guerra fra clan che ha insanguinato la città Bruzia, nella prima guerra di mafia che vide contrapposti il clan Pino-Sena ed il clan Perna-Pranno che entrarono in conflitto per il controllo del territorio. Era l'anno in cui a Cosenza circolavano circa 50 auto blindate, l'anno in cui venivano sequestrati giubbotti antiproiettile superleggeri ed armi, per quel tempo, sofisticatissime, mentre il numero degli organici della Polizia di Stato era quello identico al 1965.

Editoriale del Direttore