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Sempre più numeroso il coro di chi chiede con forza le immediate dimissioni delle Commissari dell'Asp di Cosenza, Simonetta Bettelini,  e della Commissaria dell'Azienda Ospedaliera, Giuseppina Panizzoli, che hanno dimostrato ampiamente la loro inadeguatezza a sostenere un momento così difficile e complicato per l'avanzare della Pandemia. Non è più il tempo dei manager voluti e sponsorizzati dalla politica. E' giunto il tempo dei manager che hanno realmente le qualità per esserlo e non i tanto decantati curriculum costruiti solo ad hoc e dovuti alla fedeltà e all'appartenenza degli sponsor politici che sono il vero tumore della sanità calabrese ed italiana. A chiedere con vigore le dimissioni della Commissaria dell'Asp di Cosenza, Simonetta Bettelini, è Giuseppe Mazzuca membro dell’assemblea nazionale Partito democratico. "La gestione della commissaria dell’Asp di Cosenza Simonetta Bettelini ha compresso l’offerta di sanità pubblica e in un momento di grave emergenza determinato dalla pandemia da Sars Covid 2, l’inadeguatezza dimostrata nel prendere decisioni rapide e calibrate alle necessità del territorio, ha aggravato di molto la situazione già gravemente deficitaria dell’Asp di Cosenza. Niente di personale contro la manager  ma non possiamo più tacere le sue enormi responsabilità. Basterebbe ricordare che Bettelini - afferma Giuseppe Mazzuca -  non ha approvato il bilancio consuntivo, non ha regolarizzato i pignoramenti presso il tesoriere, non ha adottato il Piano Covid territoriale, non ha adottato l’atto aziendale, non ha attuato le prescrizioni del Piano operativo, non ha sviluppato ciò che era stato indicato nel Dcs n.91/2020, non ha realizzato le Usca contribuendo in modo determinante ad intasare i reparti di Pronto soccorso, non si è posta il problema di potenziare il laboratorio di Virologia che processa i tamponi per il Covid. Insomma, sono molteplici e gravissime le problematiche che non sono state neanche affrontate dal momento del suo insediamento che per altro è avvenuto senza che la manager avesse chiarito se ha o meno i requisiti per ricoprire l’incarico di commissario dell’Asp, dal momento che risulta titolare di struttura semplice e non, come prevede la norma, di struttura complessa". "Difronte a questo scenario devastante  ci chiediamo come sia possibile che il commissario Bettelini si sia presa la libertà di minacciare ritorsioni ai lavoratori che “osano” parlare con la stampa. Una censura in piena regola. Un balzo indietro nel tempo che riporta alla memoria momenti infausti della nostra storia. Una vergogna per chi ha pensato di poter riproporre la riduzione al silenzio all’interno di un rapporto di lavoro. Non lasceremo che i cittadini vengano ulteriormente danneggiati  da chi ha dimostrato di non avere una visione del comparto sanitario organizzato in funzione delle necessità dei pazienti e non ha contezza del momento di emergenza che stiamo attraversando e delle gravi conseguenze che derivano da omissioni, ritardi e decisioni sbagliate". "Se queste sono le premesse  è doveroso chiedere le dimissioni dell'ennesimo commissario straordinario che ha dimostrato di non conoscere la sanità del nostro territorio e di non avere contezza degli interventi da mettere in atto per riorganizzare i servizi e rispondere efficacemente alla domanda di salute dei cittadini. Al ministro della Sanità, Speranza, chiediamo - conclude Giuseppe Mazzuca dell'assemblea nazionale Pd - di nominare al più presto un commissario aziendale che sia garanzia di competenza, legalità, rigore ed affidabilità. Questa è la posizione ufficiale del Partito democratico, inutile che la manager cerchi inesistenti sponde politiche per conservare la poltrona. Faccia un favore  resti dov’è senza fare la fatica di tornare a Cosenza dopo il fine settimana. A queste latitudini, i suoi servigi, non sono più graditi". Inoltre tante le organizzazioni sindacali di base hanno anche rimarcato che l'Asp di Cosenza, in un moento così delicato e drammatoco sul piano sanitario, ha addirittura autorizzato la riqualificazione del personale amministrativo quando invece il DPCM del 3 novembre scorso in modo chiarissimo e lampante ha sospeso tutte le procedure concorsuali sia esterne che interne di tutti gli Enti pubblici tranne tutte le procedure concorsuali ad eccezione dei concorsi per il personale medico,infermieristico e tecnico di laboratorio escludendo con chiarezza e senza possibili interpretazioni di comodo tanto in uso dell'Asp cosentina e dei suoi dirigenti. Anche per questo alcuni sindacalisti di base chiedono la revoca immediata dell'avviso di riqualificazione del personale amministrativo, avviso già in passato revocato e poi riproposto, e chiedono anche loro le dimissioni della Commissaria Bettelini.

Redazione
 
 



Editoriale del Direttore