Nonostante il racconto da favola di una Calabria che vola e che progredisce da parte del Governatore Roberto Occhiuto, puntualmente le varie ricerche, statistiche e studi a livello nazionale, smentiscono il quadro idilliaco raccontato. (nella foto di apertura un esame mammografico eseguito per prevenzione al tumore).
E il settore sanitario rimane sempre il campo più fosco e più doloroso in tutti i suoi aspetti.
Infatti nel recente Rapporto dello Svimez la Calabria si conferma all'ultimo posto anche nel settore della prevenzione per i tumori.
Un settore particolarmente delicato e importantissimo considerato che solo una buona ed efficiente prevenzione può ridurre la mortalità dovuta alle neoplasie tumorali che aumentano giorno dopo giorno.
Nel Rapporto Svimez si evidenzia che in Calabria gli screening sulla popolazione per prevenire i tumori sono quasi inesistenti.
Il Governatore della Calabria. Roberto Occhiuto, che dal 4 ottore 2021 è anche Commissario ad Acta della Sanità
A tutto ciò si accompagna il mancato aggiornamento dei Registri tumorali di popolazione, efficienti in tutta Italia, obbligatori per tutte le Asp e in Calabria mai aggiornati.
Sui registri tumorali di popolazione si dovrebbe basare una corretta prevenzione.
Ma la Calabria è la Calabria, nonostante i racconti favolistici del Governatore Roberto Occhiuto.
E i sempre più numerosi malati di tumore sono costretti ad affrontare i cosiddetti "viaggi della speranza" per andare a curarsi fuori regione.
Addirittura nel rapporto Svimez che evidentemente il Governatore Roberto Occhiuto non ha avuto modo di leggere, si evidenzia che il caso Calabria è "emblematico della debolezza dei Sistemi sanitari regionali del Mezzogiorno".
In Calabria è quasi insignificante "la quota del 9,7% di donne che hanno effettuato lo screening mammografico e dell'8,3% quella dei residenti in Calabria che hanno effettuato lo screening per il tumore al colon-retto nell’ambito di un programma organizzato dalla Asl.
Questo tipo di cancro è la seconda causa più frequente di decesso per patologie oncologiche.
Non vi è necessità di aggiungere altro. La sanità in Calabria rimane un dramma irrisolto, eppure da oltre tre anni la figura determinante del Commissario ad acta per la sanità coincide con quella del Governatore della Regione Calabria.
In molti erano convinti che ciò potesse essere una grande opportunità per il rilancio della disastrata sanità calabrese.
Ma nonostante il diffuso ottimismo del Governatore Occhiuto, la triste realtà ci conferma, ancora una volta, all'ultimo posto.
Redazione