Nelle passate Elezioni Europee del 2019 si recarono alle urne in Calabria 779.192 elettori che rappresentava in termini percentuali il 44% degli aventi diritto al voto.
Ovviamente il dato è completamente fasullo perchè si basa su una cifra assurda, quella di 1.771.206 elettori, una cifra maggiore dei residenti della Calabria, compresi i minorenni.
Tale assurdità si basa sul fatto che nel numero di elettori sono compresi i calabresi residenti all'estero che conservano il diritto di voto in Calabria e i fuorisede, cioè coloro i quali per motivi di studio e di lavoro mantengono la residenza in Calabria e vivono altrove.
Se si sottraggono i cosiddetti "fuorisede" e i calabresi iscritti all'AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all'Estero) i "veri" aventi diritto al voto non superano in Calabria la cifra di 1.100.000 - 1.150.000 elettori, considerando che i "Veri" abitanti in Calabria non sono più di 1.350.000 - 1.400.000 ( 1.800.000 i residenti).
E su circa 1.100.000 veri elettori è molto presumibile che chi recherà al voto alle Europee l'8 e 9 giugno si aggirerà intorno alle 700.000 unità circa trainati anche dai 135 comuni che dovranno eleggere le nuove amministrazioni comunali.
In realtà circa il 65 - 70% dei "veri" elettori.
Alcuni sondaggi ovviamente abusivi e fuori termine che circolano comunque confermano per la Calabria comunque un buon risultato per Fratelli d'Italia, il Movimento 5 Stelle e il Pd.
L'incognita è rappresentata dai risultati della Lega e di Forza Italia oltre che dei cosiddetti minori che si giocano la carta del 4% come "Stati Uniti d'Europa" della Bonino e Renzi, Alleanza Verdi Sinistra e Azione.
Rimane comunque almeno finora una campagna elettorale molto spenta che non coinvolge la cittadinanza.
Poche le iniziative dei candidati e fra il pubblico delle poche iniziative fatte sempre gli stessi personaggi che ruotano da una iniziativa all'altra.
I Soliti professionisti o procacciatori di voti e i soliti che con la politica vivacchiano e sperano di ottenere sempre qualcosa.
E come un tempo rappresentano le solite "vacche di Fanfani" che girano ovunque.
In tale contesto in Calabria avrà ancora il suo peso il voto di potere, il voto clientelare o voto di scambio ( ben raffigurato nella foto di apertura) che altrove è un reato e che in Calabria è da sempre la normalità.
Anche se l'incidenza del voto di scambio alle Europee è minore rispetto al voto regionale, amministrativo e delle Politiche.
Ma un fatto è certo. Qualsiasi risultato si registrerà per la Calabria non cambierà assolutamente nulla.
I soliti professionisti della politica, le solite famiglie che cambiano casacca come nulla fosse, continueranno a dettare legge e a governare una terra immutabile dove "tutto cambia affinchè nulla cambi"
Nella lezione eterna de "Il Gattopardo",il bellissimo e favoloso romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Redazione