Continua l'accentramento del potere nelle mani del Governatore - Commissario On. Roberto Occhiuto. Con una svolta che non ha precedenti nella storia del regionalismo calabrese dal 1970 ad oggi, dopo ben 52 anni di vita della Regione Calabria, si assiste ad una concentrazione di potere da far tremare i polsi. Non solo il Governatore On. Roberto Occhiuto è anche commissario ad acta della sanità, desiderio mai realizzato per tanti ex governatori, ma l'On. Roberto Occhiuto può vantare anche un consiglio regionale con una maggioranza granitica, un rapporto fortissimo con il Governo romano costruito con i suoi tredici anni e quattro legislature da parlamentare, la disponibilità di fondi praticamente immensi con il PNRR e con i fondi POR e, come se non bastasse, dulcis in fundo, anche con il ruolo di supermanager, dovuto al fatto che i direttori generali di tutti i dipartimenti generali non dovranno più rispondere agli assessorati ma direttamente al Governatore.
L'On. Roberto Occhiuto con Silvio Berlusconi
Inoltre con il nuovo decreto Brunetta, il Pnrr 2, gli enti possono assumere con chiamata diretta e contratti di collaborazione le figure utili alla gestione dei programmi. Sfruttando tale opportunità la Regione potrà dotarsi di 11 nuovi dirigenti e due direttori generali, che potranno essere interni ma anche esterni. Una grande opportunità per rimettere in moto quella spaventosa ed elefantiaca burocrazia regionale figlia di clientele ed alter ego di interessi politici di parte e di lobby che tanto danno ha arrecato allo sviluppo della Calabria.
La Cittadella Regionale
Quindi un mare di opportunità, di combinazioni favorevoli per il Governatore - Commissario .- Supermanager On. Roberto Occhiuto. Una condizione favorevole che nessuno e mai nessuno avrebbe mai potuto solo minimamente immaginare. Le condizioni per una svolta reale vi sono tutte. Ed è giusto che i calabresi sappiano che tali condizioni oggi vi sono. Crescono, quindi, le attese e le speranze. Una grande prova di enormi dimensioni attende l'On. Occhiuto, una prova grande quanto il potere che oggi da solo gestisce senza dover tener conto di nulla e di nessuno. Un potere immenso per il quale tutti attendono "La Calabria che non ti aspetti". Grandi attese, grandi speranze, si attendono grandi fatti. Per la Calabria è l'ultimo treno possibile. L'ultima carta possibile.
Redazione