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In una terra da sempre compiacente con il potere, da sempre prona ai potenti ed ancor più negli ultimi tempi osannante il potere rappresentato dal Governatore - Commissario - On. Roberto Occhiuto, che concentra nella sue mani un agglomerato di potere che la storia del travagliato ente regionale, nato nel lontano 1970, non aveva mai conosciuto.

L'On. Roberto Occhiuto ricopre anche il ruolo di Commissario della sanità ad acta, ruolo per il quale l'ex presidente Mario Oliverio si dannò l'animo e che non riuscì mai ad avere, e, come se non bastasse, può usufruire di un Governo nazionale amico con un ruolo importante di Forza Italia nella quale l'On. Roberto Occhiuto ha saputo ritagliarsi un peso certamente non trascurabile. Mai si erano verificate tante combinazioni fortuite e positive. Ma ancora non basta. Vi è anche la condizione positiva di un mare oceanico infinito di fondi da poter gestire, i Fondi del PNRR e i fondi POR. Miliardi e miliardi di euro a disposizione. Mai nella storia della Calabria tanti eventi positivi si sono concentrati nella figura politica di un uomo solo al comando: l'On. Roberto Occhiuto.

L'On. Roberto Occhiuto con Silvio Berlusconi

 

Tutte queste condizioni fortunate e in politica come nella vita la fortuna ha il suo considerevole peso, conducono i calabresi a sperare che tutti gli annunci, innumerevoli e diversificati su tutto, che il Governatore - Commissario - On. Roberto Occhiuto produce giornalmente con una capacità di annuncite da far invidia a chiunque associato all'uso moderno dei social e dei video, possano tramutarsi, miracolosamente, nelle tanto sperate realtà. Tutti sono in trepida attesa che si passi dagli annunci ai fatti concreti. "La Calabria che non ti aspetti", famoso slogan della vincente campagna elettorale del Governatore - Commissario - On. Roberto Occhiuto ora l'aspettano tutti in sempre più trepida attesa.Ma vi è qualcuno che, piccole voci nel deserto e inascoltati, cominciano a scoraggiarsi nell'attesa. Qualche esempio, vi è chi attendeva la salvifica nomina del leggendario colonnello Maurizio Bortoletti per rimettere in ordine i malefici conti della malefica e dannata sanità calabra, ma tale nomina si è dissolta come neve al sole e vi è chi, sommessamente, era entusiasta ma ha dovuto suo malgrado accettare il mancato arrivo in Calabria del colonnello che tanto riuscì a fare nella sua esperienza presso una Asl della Campania.

Il colonnello Maurizio Bortolotti

Vi è chi ha criticato la nomina del bravo e grande stilista Anton Giulio Grande a Presidente della Fondazione Film Commission ribadendo che l'essere un grande stilista non necessariamente comporta l'avere anche le competenze per rilanciare la Commission Film. Lo hanno detto anche, sommessamente e inascoltate, le sorelle della compianta on. Jole Santelli. Anche la doppia nomina di Luciano Vigna, capo gabinetto del Governatore - Commissario - On. Occhiuto, a direttore della Fondazione Film Commission ha suscitato, sommamente e in ovattato silenzio, qualche piccola critica. Si tratta ovviamente di spifferi, di voci soffuse, di lamenti quasi nascosti, tipici di regimi dove la democrazia è solo apparenza. Ma questa è la Calabria. La Calabria storicamente sempre legata al potere, "Francia o Spagna purchè se magna", l'antico storico detto popolare della gente calabra. Ma nonostante tutto i calabresi, fiduciosi e speranzosi, attendono che dagli annunci si passi ai fatti concreti. Attendono con impazienza "La Calabria che non ti aspetti".
Redazione


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