Il Governatore Roberto Occhiuto senza freni, nella sua conferenza stampa per i suoi primi 100 giorni ne ha per tutti. Afferma di aver trovato "una Regione non governata negli ultimi 10 - 15 anni", bocciando senza remore tutti i suoi predecessori ed ovviamente anche la compianta Jole Santelli, seppur giustificando con il poco tempo avuto a dispozione il non aver potuto fare granchè. Ed ovviamente lo stesso Occhiuto dimentica di essere stato in Consiglio regionale dal 2000, a oli 30 anni, al 2008 e di essere stato deputato eletto in Calabria dal 2008 al 2020, quindi di essere seduto su una poltrona da ben 22 anni, cioè da quando era giovanissimo. Non mancano accenni anche sulla politica nazionale ed anche su quella trancianti i giudizi del Governatore Occhiuto che sembra essere pervaso sempre più da una ipertrofica magnificenza di se stesso. "Quello che è avvenuto dimostra che c’è stata un’incapacità - afferma Occhiuto - da parte delle leadership nazionali". E non è detto che lo stesso Occhiuto dalla sua posizione centrale da Governatore non pensi ad una marcia verso una leadership nazionale, di certo non gli manca l'ambizione e l'immensa considerazione di se stesso. E tale supposizione viene confortata quando sostiene di essere " molto impegnato anche nell’interlocuzione con altri presidenti di Regione, con cui sto consolidando un buon rapporto. Credo che nei prossimi anni il ruolo dei presidenti di Regione e dei sindaci possa diventare sempre di più una risorsa anche per la politica nazionale". Il Governatore Occhiuto si dilunga anche sul dibattito sul ruolo di un rinnovato centro nella politica. Del resto nel 2014, dopo non essere stato eletto alla Camera dei Deputati nel 2013, lo stesso Occhiuto subentrò alla Camera a Lorenzo Cesa, eletto parlamentare Europeo, nell'Udc, confluendo successivamente in Forza Italia. E sulle manovre centriste in atto sul piano nazionale ha sostenuto che "se il centro è una riunione di reduci serve a poco. Io ho iniziato nel movimento giovanile della Dc e ho grande rispetto per alcune esperienze politiche importanti che ci sono state in Italia, ma ogni cosa ha il suo tempo. Se il centro diventa una unione di nostalgici o di reduci non può rappresentare il futuro del Paese. Se il centro invece diventa un luogo politico capace di interpretare le nuove fratture sociali, allora questo ha un altro significato. Il Governatore Occhiuto che "l'atteggiamento dev’essere quello di guardare i problemi, affrontarli e risolverli". Tante le promesse fatte e le rivoluzioni annunciate. Sarà interessante valutare i fatti e non solo le parole e gli annunci.
Redazione