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Franco Bruno da attento osservatore della vita politica calabrese e dall'alto dell'esperienza politica maturata con ben tre legislature da parlamentare dal 2006 al 2018 è intervenuto nel dibattito politico con un post sul suo profilo Facebook nel quale rilancia le possibile candidature a Presidente della Regione per la prossime elezioni dell'On. Roberto Occhiuto per il centrodestra e per l'On. Marco Minniti per il centrosinistra. Ad onor del vero il nome di Marco Minniti circola da tempo nei corridoi della politica, ma lo stesso Minniti in merito non si è mai pronunciato i alcun modo. Ma in politica tutto è possibile, anche e sovente l'impossibile. "Credo che dopo tutte le vicende che hanno colpito la Calabria, ci sia bisogno di tornare alla normalità. Senza prefetti, giudici, preti, avvocati, imprenditori, commissari e politici che continuino a dare scandalo. Senza essere sempre additati come appestati e incapaci. Senza professionisti dell’antimafia che vivono solo di comparsate televisive. E senza moralisti e capipopolo. Credo ci sia bisogno di ritornare alla politica seria. Quella che difende l’onore delle Istituzioni repubblicane - scrive Franco Bruno su facebook - e non si fa condizionare e sottomettere da nessun altro potere. Una politica normale. Affidata a gente normale. Uomini e donne di Calabria preparati per rivestire il ruolo a cui si propongono". "Per questo spero - conclude il già parlamentare di lungo corso, Franco Bruno - che alle prossime regionali si candidino molti Sindaci. Alcuni di loro stanno mostrando sul campo qualità e generosità. Sarebbe un peccato se per conservare qualche posto venissero osteggiati. E spero che il centrodestra candidi a Presidente Roberto Occhiuto e il centrosinistra Marco Minniti. Non sempre con i due ho avuto pensieri convergenti. Anzi, tutt’altro. Ma questo sarebbe il vero cambiamento qua da noi. Una bella campagna elettorale. Tutta politica. Fatta da persone autorevoli e prestigiose. Che rinunciano alle loro ambizioni romane per dare una mano qua. Ora. La prima pagina di una nuova Calabria. Senza offesa per le persone, tutti gli altri nomi che circolano sarebbero riduttivi. E forse non possiamo più permettercelo".
 
Redazione

Editoriale del Direttore