Il corto di Gabriele Muccino sulla Calabria è stato accolto con un coro di critiche che ha letteralmente invaso il mondo dei social. Vi è addirittura chi pensa di citare in giudizio il regista Gabriele Muccino per i danni provocati all'immagine della Calabria. E' il caso del responsabile dell'associazione "Legalità Democratica", Maximiliano Granata. "Imbarazzante il corto di Gabriele Muccino sulla Calabria con la coppola e sui calabresi che ancora si muovono a dorso di mulo. Non si è vista Tropea La balconata con vista su Santa Maria dell’Isola, simbolo indiscusso di questa favolosa località, provare per credere, regala emozioni incredibili. Non si è vista Scilla che è la Venezia del Sud, e per certi versi forse è vero. Non si è visto Capo Colonna. In direzione - afferma l'avv. Granata - opposta rispetto a Scilla e Tropea, nelle immediate vicinanze di Crotone e della splendida Isola Capo Rizzuto, c’è un’altra delle tante meraviglie della Calabria: parliamo di Capo Colonna, un sito archeologico che racconta una delle pagine più belle della storia di questa regione così controversa, quella legata alla gloriosa Magna Grecia. Non si è vista l’isola di Dino e i murales di Diamante. Non si è visto il centro storico della città di Cosenza". "Non si è visto quello che Gabriele D’Annunzio lo definì “il più bel chilometro d’Italia”. Il poeta si riferiva al Lungomare (in realtà lungo circa 1,7 km), uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Reggio Calabria, che occupa l’area costiera compresa tra il porto e il Fortino a Mare. Ho solo citato - conclude il responsabile dell'associazione "Legalità Democratica" - qualche luogo della nostra meravigliosa terra, popolata da una splendida gioventù che ha molto più da dire dell’espressione “dove vuoi che ti porto”, lasciando presagire che i calabresi non siano neanche in grado di usare il congiuntivo. Non si è vista la vera Calabria, perché non si è vista la sua storia e il suo essere stata la culla della magna Grecia o la terra che ha dato i natali a grandi filosofi. Per questi motivi la nostra associazione sta valutando la possibilità di predisporre un atto di citazione per chiamare in giudizio Gabriele Muccino, per il risarcimento dei danni provocati all’immagine della Calabria".
Redazione