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Il 5 novembre 1977 moriva Giorgio La Pira. Una figura  storica  dei cattolici impegnati in politica, testimone di coerenza e di tensioni ideali.


Di Giorgio La Pira si è scritto molto, ma non credo che mai si riuscirà a cogliere tutti gli aspetti di.un personaggio complesso,  che ruppe schemi, andò oltre i confini di un conformismo senza respiro, percorrendo territori inesplorati e pensato pensieri mai pensati.

La descrizione  di Giorgio La Pira indulge a una rappresentazione stantia, ripetitiva: sindaco santo,un sognatore.

C'è una parte di verità,   ma non la verità. 

Giorgio La Pira fu un Uomo di fede, un testimone del Vangelo, ma non un sognatore, che  ha il sapore di un giudizio negativo.

Era un sognatore per un mondo dilaniato dalle guerre, per gli sfruttatori di popoli, dagli egoismi cinici, una coltre che soffocava l'umanità.  

Giorgio La Pira cercava  le soluzioni per salvare la centralità dell'Uomo in un mondo che   la negava e la nega.

Tutto il Suo impegno di amministratore e di politico fu rivolto a preservare la dignità delll'Uomo   dalle guerre distruttive ,dagli odii implacabili e dalle ingiustizie .

Tutti fratelli in Cristo per Giorgio La Pira, testimone del Vangelo, che lo porto’ nelle contrade varie del mondo, fino in Vietnam e oltre.

Una spiritualità profonda, la speranza, la fede e la carità sono l'alimento per costruire un mondo migliore.

Un sognatore Giorgio La Pira? No un profeta inascoltato allora, che oggi può trovare nella Sua grandezza la luce.

Mario Tassone


Editoriale del Direttore