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L'esito elettorale della Lega in Calabria nelle recenti consultazioni elettorali Europee ha segnato una buona performance del partito con un 9,2% in linea al risultato nazionale del 9%.

Con la differenza che sul piano nazionale il 9% è stato merito delle 540.000 preferenze prese dal Generale Roberto Vannacci, candidato indipendente.

Senza la preferenze del Generale Roberto Vannacci la Lega sarebbe sprofondata al 6%.

Infatti le alte percentuali delle Regioni del Nord sono oramai un ricordo. Basti menzionare che la Lega in Veneto si è attestata al 13%, in Piemonte al 10% e anche in Lombardia, patria del "Capitano" Matteo Salvini, al 13%.

E' oramai opinione concorde di tutti gli osservatori politici che la Lega si sia meridionalizzata e che la trasformazione da partito del Nord a partito del Sud avviata nel lontano 2014 sia oramai compiuta.

E in Calabria il 9,2% non è certamente dovuto al Generale Roberto Vannacci dove ha racimolato solo briciole, circa 8.000 voti.

Considerato che sono oramai lontanissimi i tempi nei quali la Lega nel 2019 alla Europee prese ben 164.915 voti, il 22,6%, quando i voti della Lega erano solo voti di opinione non avendo allora alcun potere istituzionale.

Oggi la Lega non ha più voti di opinione ma può vantare un vasto e complesso ceto dirigenziale e istituzionale, ben due deputati, un senatore, un assessore regionale, una flotta di sei consiglieri regionali su 30, il 20% dell'intero consiglio e tanti altri rappresentanti in enti regionali, sindaci e consiglieri comunali.

Una rete consolidata che ha consentito di racimolare 59.062 voti.

In tale contesto ha un peso preponderante la performance del Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, ( nella foto di apertura) che da candidato alle Europee ha raccolto in Calabria 22.158 preferenze, mentre la deputata Simona Loizzo, anche lei candidata alle Europee ha avuto in Calabria 16.294 preferenze che non sono certamente poche. ( Nell'intero collegio meridionale Simona Loizzo ha totalizzato 20.333 preferenze).

L'On. Simona Loizzo con il Vicepremier Matteo Salvini

E' molto probabile che Filippo Mancuso possa essere destinato a ricoprire l'incarico di coordinatore regionale del partito al fine di radicarne ancora più profondamente la struttura e la presenza sul territorio.

Ed è ovvio che nel dopo elezioni non sarà solo il nodo del coordinamento regionale del partito da affrontare ma vi sarà anche quello di potenziare la presenza della Lega, forte di ben sei consiglieri regionali, nella giunta.

le voci che circolano è che possa verificarsi una richiesta in tal senso da parte della deputata Simona Loizzo che potrebbe indicare un suo nominativo, probabilmente un nome al femminile.

In tal senso circola il nome di una nota professionista cosentina operante nel settore legale creditizio e fallimentare ma che avrebbe anche prestato la sua valente opera professionale per la Regione Calabria ed essere quindi incompatibile con la carica di assessore regionale.

Sarà interessante osservare se il Governatore Roberto Occhiuto cederà alle richieste di rimpasto o di rimodulazione delle deleghe ( è bene ricordare che da due anni e otto mesi il Governatore Occhiuto, oltre ad essere il Commissario ad acta per la sanità, gestisce ben 12 deleghe, alcune della quali di fondamentale importanza) da parte dei suoi alleati.

In molti scommettono, in senso goliardico considerando l'attitudine del Governatore Roberto Occhiuto ad essere l'uomo solo al comando, che tale rimodulazione sarà possibile fra un paio d'anni, cioè quando la legislatura giungerà al termine.

A parte le battute vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.

Intanto la campagna elettorale delle Europee e in Calabria la stessa ha sancito l'inequivocabile vittoria di Forza Italia e, di conseguenza, il sempre maggior peso politico del Governatore Roberto Occhiuto, con buona pace di rivali politici e di alleati che dovranno accontentarsi dell'esistente.

Redazione

 


Editoriale del Direttore