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Oramai Matteo Salvini non perde occasione per esprimere giudizi e concetti che aumentano giorno dopo giorno lo sterminato elenco di gaffe e di dichiarazioni inopportune che caratterizzano da qualche anno la sua attività politica.


Non si spiega altrimenti il miracolo di essere riuscito dall'incredibile 34,3% preso alle Europee del 2019 a crollare in soli 3 anni all'8,7% delle politiche del 2022, e sarà necessario  un nuovo miracolo per confermare tale percentuale per le Europee del prossimo 8 e 9 giugno.

Matteo Salvini in una parata elettorale tenuta a Villapiana sul cantiere della SS 106 non ha lesinato forti critiche ai vescovi calabresi in merito alla posizione espressa dagli stessi sull'Autonomia Differenziata.

Il tenore delle dichiarazioni di Matteo Salvini non potevano non suscitare la reazione dei diretti interessati.

Matteo Salvini ha sostenuto, riferendosi ai Vescovi calabresi, di "non averla letta". "L'autonomia - ha sostenuto Salvini -  è una garanzia per i diritti essenziali al Sud che il Sud non ha mai avuto.

Forse qualche Vescovo, viste le polemiche delle ultime ore provenienti dal Vaticano, è distratto e si occupa di altro. Manderò a chiunque desideri approfondire il testo dell’autonomia".

Una dichiarazione con un tenore così offensivo ha suscitato reazioni altrettanto pesanti.

A rispondere per primo Monsignor Francesco Savino, Vicepresidente della Cei e Vescovo di Cassano allo Ionio.

"Io, così come gli altri fratelli calabresi, accettiamo il confronto ma le offese no, quelle mai. Noi non solo conosciamo il testo dell’Autonomia differenziata, ma l’abbiamo studiata bene insieme a costituzionalisti e docenti universitari che la materia la masticano più che bene, approfondendola, a partire dalla riforma del Titolo V della Costituzione.

Rimando al mittente le parole di Salvini. Tutti hanno la libertà di esprimere la propria opinione, ma parlare in questi termini io non lo permetto a nessuno, sia chiaro.

Il ministro usa questi toni solo perché noi altri la pensiamo in modo diverso. Forse è lui a non aver letto bene il testo dell’Autonomia differenziata".

Alla risposta di Monsignor Savino è seguita una nota a firma di Monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo della Diocesi Cosenza - Bisignano.

"La nostra posizione - ha sostenuto Monsignor Checchinato - è stata espressa con riferimenti oggettivi nel documento diffuso la Domenica delle Palme.

Ben prima, pertanto, delle incomprensioni in Vaticano a cui allude Salvini.

Forse è lui che non conosce bene il testo prodotto dal suo compagno di partito.

I nostri sono rilievi circostanziati dopo un’analisi attenta. Se li andasse a leggere pertanto".

Ancora una volta una dimostrazione di arroganza tipica del segretario della Lega, Matteo Salvini, segretario inamovibile dal 2013 che ovviamente non mollerà mai la sua poltrona di segretario anche se dovesse trascinare la Lega a percentuali irrisorie.

Con una simile concezione della "democrazia" è ovvio che ogni critica da qualsiasi parte provenga viene respinta con modi maldestri e poco ortodossi.

Redazione


Editoriale del Direttore