Il Governatore Roberto Occhiuto continua ad essere sollecitato da esponenti della Lega per un riequilibrio delle forze in Giunta che si traduce in un rimpasto.
E la risposta non si è fatta attendere.
Infatti il Governatore Occhiuto ha risposto che "Il tempo della campagna elettorale non è quello più sereno".
Quindi essendo in corso la campagna elettorale per le Europee eventualmente si discuterà di modificare qualche assetto della giunta e delle deleghe dopo le elezioni.
La Lega forte del fatto di avere oggi in Consiglio regionale ben sei consiglieri dopo il passaggio di Giuseppe Mattiani e di Katya Gentile, chiede, giustamente un riequilibrio delle forze in giunta ed una redistribuzione delle deleghe.
Quasi silente Fratelli d'Italia che, succube totalmente del Governatore, non ha il coraggio di proferire parola alcuna anche se nei bar e nei corridoi le lamentele vi sono ma con l'accortezza di non renderle pubbliche.
E dire che in un convegno promosso da Fratelli d'Italia il Governatore Occhiuto disse che avendo ben 12 deleghe, che lui stesso riteneva fossero troppe, era pronto a cederne qualcuna ai meloniani.
Dichiarazione di quasi un anno fa alla quale non è seguito nulla di nulla con il silenzio ossequioso e francamente eccessivamente servile degli esponenti calabresi di primo piano di Fratelli d'Italia timorosi di disturbare il vero "Re" o vero "Zar" della Calabria.
Uomo solo al comando che ha posto sia la Lega e soprattutto Fraelli d'Italia in una condizione di subordinazione assoluta.
E pensare che Fratelli d'Italia esprime il presidente del Consiglio e che sia il primo partito in Italia e che in Calabria assuma una posizione così suballterna è da rabbrividire.
E se su questo non interviene in alcun modo il partito a livello nazionale e neanche Giorgia Meloni nella veste di segretaria nazionale del partito è chiaro ed evidente chela stessa Meloni e il vertice romano del partito non hanno e non nutrono alcuna considerazione per la Calabria e per il partito calabrese.
E in questa situazione di subalternità degli alleati il Governatore Occhiuto continua a mantenere intatto il suo strapotere, rendendo noto anche di "non voler fare il Ministro ma di voler rimanere a governare la Regione".
Ma non vi è alcun dubbio che l'essere uomo solo al comando di una Regione vale molto di più di qualsiasi Ministero.
Mai nella storia della Regione Calabria dal 1970 ad oggi un Governatore è stato capace di accentrare tanto potere nelle proprie mani.
Oltre al fatto che il Governatore Roberto Occhiuto è anche vicesegretario nazionale di Forza Italia, partito di governo, ed è anche fratello del Senatore Mario Occhiuto e compagno della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento, On. Matilde Siracusano.
Una famiglia, quella degli Occhiuto, oramai potentissima che ha completamente oscurato quella che un tempo che fu era una famiglia che contava molto nella politica calabrese, quella dei Gentile, oggi divisa più che mai con la consigliera regionale Katya Gentile eletta in Forza Italia ma trasmigrata nella Lega, figlia dell'ex consigliere regionale, Pino Gentile, e con Antonio Gentile, ex sottosegretario ancora in Forza Italia ( non è dato sapere fino a quando) nell'attesa del rientro alla Camera del figlio Andrea Gentile.
Pino Gentile, ex consigliere regionale, Antonio Gentile, ex sottosegretario, Andrea Gentile, ex deputato e Katya Gentile, consigliera regionale
Ad onor del vero la politica più coraggiosa che non lesina critiche sulla conduzione della sanità all'On. Roberto Occhiuto è la deputata leghista Simona Loizzo mentre è molto più soft, quasi impercettibile, la presenza della sottosegretaria agli Interni, ancora coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia, On. Wanda Ferro, che autocelebrando la fedeltà del partito meloniano all'alleanza di governo regionale ha recentemente rimproverato l'On. Simona Loizzo affermando che "la guerra si attua contro gli avversari e non fra alleati".
L'On. Wanda Ferro, sottosegretaria agli Interni, con la Premier Giorgia Meloni
In molti in Fratelli d'Italia pensano, ma non lo dicono, che probabilmente la pacatezza della coordinatrice regionale dei meloniani in Calabria, l'On. Wanda Ferro, nasconda la scarsa volontà di far crescere il partito in Calabria per mantenerne il controllo considerando il legame di ferro con Giorgia Meloni.
Ma non vi sarà alcun problema sia per la Lega che per Fratelli d'Italia.
Quasi certamente conoscendo tutti la tendenza all'accentramento dell'On. Roberto Occhiuto non vi sarà alcun rimpasto e nessuna rimodulazione delle deleghe e tutto rimarrà come è anche dopo le elezioni Europee qualunque siano i risultati elettorali.
Il Governatore Roberto Occhiuto è troppo abituato al comando da uomo solo e considerando la sua forza politica anche nei palazzi romani continuerà ad esercitare il suo potere tranquillamente con buona pace di che spera di ottenere qualche piccolo strapuntino.
Nessuno può negare il ricorso alla speranza ma anche in questo caso chi vive di speranza non potrà che morire disperato.
Redazione