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Molto partecipata la Conferenza stampa tenuta nei saloni dell'’Hotel San Francesco di Rende per la Presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare di modifica alla legge regionale 5 Aprile 1983, n° 13, indetta dal Comitato Cittadino Spontaneo di Rende, Comitato Città Policentrica – Cosenza e Forum delle Associazioni di Castrolibero.
 
A moderare l'incontro con la stampa Pierpaolo Iantorno, rappresentante politico di Rendesì, che ha aperto i lavori con delle parole di cordoglio e di vicinanza verso l’onorevole Sandro Principe e famiglia per la prematura dipartita della sua giovanissima secondogenita, Rosa Maria, auspicando un suo ritorno per le tante battaglie da affrontare. 
 
Inoltre Pierpaolo Iantorno ha ribadito la forte contrarietà del Comitato di Rende "alla proposta di legge regionale che, come abbiamo sempre sostenuto, è antidemocratica perché non promossa e non decisa dalle popolazioni interessate.
 
La nostra non è una posizione pregiudiziale alla città unica ma sussiste la fondamentale necessità di dimostrare, informare, spiegare e far comprendere le positività e le negatività di una eventuale fusione ai cittadini dei tre comuni”. 
 
"Abbiamo da sempre sostenuto -  continua Pierpaolo Iantorno - che la proposta di legge, unico caso in Italia, non tiene conto dei pareri, a nostro avviso fondamentali, dei Consigli Comunali quali rappresentanti democraticamente eletti né tanto meno della volontà dei cittadini, i quali attraverso un referendum solo consultivo e non vincolante vengono sottratti del potere di decidere sulle sorti future della propria comunità.” 
 
"Altro fattore importante - conclude Iantorno - è rappresentato dal fatto che la comunità rendese non usufruisce di un organismo politico democraticamente eletto. 
 
Da qui la necessità di porre una attenta riflessione sulla reale pertinenza che attiene al governo regionale  attiene al solo ruolo di dare l'indirizzo sul riordino territoriale generale, perché questo è l'atto politico che gli compete, questa è la prerogativa che la Costituzione gli consente". 
 
E' intervenuto anche il Dott. Bozzo, rappresentante del comitato della città policentrica di Cosenza, il quale con forza e vigore ha insistito sulle battaglie politiche da intraprendere contro il potere autarchico regionale.
 
Per  Massimo Scarpelli, rappresentante delle Associazioni Riunite del Comitato di Castrolibero, "necessita una forte coesione di tutti contro questa azione politica in quanto non sono state considerate affatto le prerogative e le vocazioni di ogni territorio, tra cui la presenza di molte imprese artigianali". 
 
Il Dott. Santi Giuffré, in qualità di Commissario prefettizio del comune di Rende, nel suo intervento,ha ribadito che  "nello svolgimento delle loro funzioni i commissari non possono e non vogliono prendere una posizione politica, ma che non possono esimersi di ascoltare per registrare le situazioni della popolazione rendese". 
 
In diretta streaming, si è collegato il Dott. Antonello Barbieri, Presidente dell’Associazione FCCN (Fusione dei Comuni Coordinamento Nazionale), il quale da più tempo insiste che il problema non sta nel meccanismo delle fusioni, ma in questa fusione, pensata e progettata con modalità inaccettabili per la comunità. 
 
“L’aspetto che stride di più riguarda il compito delle regioni in merito alla riorganizzazione del territorio: trarre il massimo vantaggio per i cittadini. 
 
È un compito - ha affermato Antonello Barbieri - che viene esplicitato con forza nella Costituzione. Quest’ultima assegna sì alle regioni discrezionalità assoluta, tant’è che possono teoricamente non tener conto dei Consigli comunali e dei singoli, ma devono farlo con criterio. 
 
E criterio significa attuare una ricognizione su tutto il territorio, cosa che dovrebbe fare la Regione Calabria come accaduto in Friuli, Emilia, Toscana”. 
 
Ad intervenire nel dibattito sono stati in molti a riprova di come l'argomento trattato sia di interesse generale. E fra gli interventi molto seguito quello di Orlandino Greco, Sindaco di Castrolibero, 
 
"Pur politicamente non vicino - ha sostenuto Orlandino Greco - alle altre rappresentanze politiche, parteciperò a questa battaglia politica in quanto, come detto da altri, non si tiene in conto alcuno delle diversificazioni delle situazioni territoriali".
 
Ad intervenire anche il Primo cittadino di Cosenza, Franz Caruso
 
Per il Sindaco di Cosenza è ben evidente "la volontà di chi ha messo in piedi questo sfacelo senza tenere minimamente conto del fatto che la procedura applicata è antidemocratica e antiliberale". 
 
Non è possibile pensare che con una legge omnibus si possano cancellare i principi costituzionali che, invece, necessitano nella loro applicazione non di prezzolati studi di fattibilità, ma di dati autenticamente attinenti alla realtà".
 
 La conferenza stampa si è conclusa con la chiude con la proposta di continuare l’impegno della raccolta firme per rivendicare il diritto alla propria rappresentativa sovranità. 
 
Ivana Ferraro

Editoriale del Direttore