Il 27 e 28 gennaio scorso presso le sale dell’Ergife Hotel di Roma si è tenuta a battesimo la nascita della nuova forza politica italiana: Democrazia Sovrana Popolare.
In una platea affollata da circa duemila partecipanti giunti da ogni dove, si sono radunati militanti, simpatizzanti, delegati e alcune importanti figure del panorama internazionale e istituzionale che hanno manifestato vivo interesse per la nuova formazione politica, i cui ideatori e fondatori, sono Francesco Toscano e Marco Rizzo, entrambi eletti per acclamazione, rispettivamente Presidente e Coordinatore Nazionale.
I numerosi, puntuali e stimolanti interventi che si sono susseguiti, nonché di grande levatura culturale, hanno riscosso un grande e partecipato plauso da parte degli astanti.
Le parole forti e sicure espresse dal coordinatore Marco Rizzo nella sua relazione congressuale d’apertura, hanno messo in evidenza "le distorsioni inevitabili della democrazia liberista e globalista”.
I temi dibattuti, hanno attraversato tutte le istanze di cui DSP si fa fiera portatrice, quali la sovranità monetaria, la collocazione internazionale dell’Italia, oggi stritolata fra Unione Europea e NATO, il netto rifiuto verso un sistema che propone la farina di insetti per i poveri riservando così solo ai ricchi la possibilità di consumare il cibo migliore, la tutela quindi della nostra ricchezza alimentare ed il sostegno ai piccoli e medi coltivatori, la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia, la ricostruzione dello stato sociale, il potenziamento delle istituzioni fondamentali quali, famiglia, scuola e sanità.
Marco Rizzo, Coordinatore nazionale e Francesco Toscano, Presidente di Democrazia Sovrana Popolare
Su queste tematiche e l’uso dell’aggettivo “sociale” accompagnato dal sostantivo “sovranità” si è espresso favorevolmente Gianni Alemanno che per l’occasione ha ringraziato e ricambiato con la sua presenza al congresso Marco Rizzo e Francesco Toscano, i quali precedentemente intervenuti a loro volta ad una sua manifestazione sulla guerra israelo- palestinese.
Lo stesso ha precisato che, pur essendo di estrazione politica diversa, ognuno pur mantenendo il rispetto che deve al proprio partito, condivide quasi tutto il contenitore programmatico di DSP, conducendo ad un tempo le stesse battaglie, di opposizione al governo vigente.
Sulle stesse tematiche, in maniera molto sostenuta, è intervenuto, in modalità streaming, anche Monsignor Viganò ribadendo con vigore tutto il “progetto eversivo” dell’attuale compagine governativa, attraverso forme di “ricatto e menzogne”, le cui prove sono da far risalire dalla precedente pandemia alle attuali guerre in atto.
Da qui la volontà di non sottostare a decisioni calate dall’alto, slegate dalle esigenze dei territori e troppo spesso a favore delle solite consorterie di cui l’attuale sistema è pervaso.
Le forme autoritarie del recente passato, sono il segno dell’incapacità di governare fenomeni complessi, vanno denunciate e combattute attraverso la piena e compiuta applicazione della Carta Costituzionale per troppo tempo stravolta, dimenticata e calpestata.
L’appello “alla sovranità popolare” come strada maestra attraverso cui costruire un futuro migliore, alimenta la partecipazione della cittadinanza e la condivisione di valori e prospettive concrete.
Pertanto, è indispensabile poter godere di un sistema informativo sano, non ideologizzato e non mantenuto in piedi dalle sempre più arroganti oligarchie nazionali ed internazionali.
Gli italiani hanno bisogno di una informazione imparziale al servizio del cittadino perché la pluralità delle idee è la linfa vitale di un popolo libero e informato; le varie propagande vanno temute ed allontanate perché non restituiscono una corretta visione della realtà generando confusione e disinteresse.
Il respiro internazionale degli ospiti presenti è stato la chiara rappresentazione della capacità di guardare oltre i nostri confini e scoprire che le istanze di cambiamento attraversano l’intero globo.
Basti solo far riferimento all’acclamazione data all’ambasciata russa e al suo diretto console, presenti insieme ad altri, al congresso.
Un ringraziamento particolare va a Paolo Pace, Coordinatore delle attività nella Regione Lazio la cui organica gestione organizzativa ha permesso un proficuo svolgimento dei lavori congressuali agevolati e sostenuti dallo straordinario l’impegno e la passione dello staff e dei numerosi volontari che hanno reso possibile questo momento di aggregazione politica.
Chiude il congresso il coraggioso, luminoso ed ispirato intervento del Presidente Francesco Toscano, le cui potenti e sincere parole hanno delineato la cifra culturale del partito, tracciando la rotta da seguire, affinché tutti coloro che oggi sentono di non avere una casa politica possano finalmente essere degnamente rappresentati e stimolati a prendere parte al cambiamento.
Ivana Ferraro