Nell'ambito del partecipato incontro Federico Cafiero De Raho ha sostenuto che "di lotta alla ndrangheta non parla nessuno.
Il silenzio è uno dei pilastri della criminalità organizzata calabrese e dobbiamo rispondere parlando al territorio di occupazione e sostegno alle fasce deboli.
Ci sono cinque milioni di poveri, in Italia e tutti si dimenticano di questo drammatico dato. Ecco perché il reddito di cittadinanza va difeso".
Anche l'On. Anna Laura Orrico, ricandidata dal Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Cosenza, ha discusso di legalità ed ha affermato che "legalità significa anche "evitare il “familismo amorale” che alcune forze politiche continuano a perpetrare nella nostra terra riproponendo per generazioni sempre gli stessi nomi o cognomi".
La famiglia Gentile, Pino Gentile, ex consigliere regionale, Antonio Gentile, ex senatore, Andrea Gentile, deputato, Katya Gentile, consigliere regionale
Il figlio di, il fratello di, il parente di. Circostanza che diminuisce l’agibilità democratica in Calabria chiudendo le stanze della politica al cerchio magico dei soliti noti".
Non vi è alcun dubbio che in Calabria e soprattutto a Cosenza il passaggio del testimone da padre in figlio sia oramai una pratica diffusa e cementata nel tempo.
Tanti gli esempi che riguardano tutti i partiti. E non solo padri e figli, ma il fenomeno riguarda tutti i gradi di parentela possibili.
E' ovvio che non si può negare ad un figlio di un deputato di essere anch'esso "nominato" deputato.
Il dramma è che le possibilità per chi non ha la fortuna di nascere in famiglie di politici si riducono notevolmente, soprattutto considerando che oggi a "nominare" i parlamentari sono solo in cinque o sei leader di partito nazionali.
Una falsa democrazia che nasconde una vera oligarchia di pochi eletti e privilegiati come ai tempi della Monarchia, dei conti e dei marchesi. E come tutti gli oligarchi le ricchezze e le poltrone sono ovviamente destinate agli eredi.