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La storia degli appuntamenti elettorali amministrativi in Calabria sono sempre stati condizionati dall'immenso potere della cittadella regionale, da quell'elefantiaco "Sistema" politico e burocratico rappresentato dal pachiderma regionale, l'unico vero regolatore dei bisogni calabresi ed unico vero "potere" tangibile dal 1970 ( anno di nascita delle Regioni) sino ad oggi.

E generalmente quando le elezioni amministrative ricadevano temporalmente entro il primo anno della legislatura regionale gli esiti vincenti scaturiti dalle urne erano targati con la stessa targa politica del Governo regionale.

Ma in questa ultima occasione sembra che tale regola sia saltata. Infatti nonostante alla Regione l'armata del centrodestra abbia stravinto lo scorso 4 e 5 ottobre del 2021 con l'elezione a Governatore dell'ex deputato di lungo corso, On. Roberto Occhiuto, oramai da oltre 25 anni sulla scena politica calabrese, e nonostante siano trascorsi da allora solo otto mesi, gli esiti elettorali di Catanzaro e Paola hanno premiato il campo opposto.

Infatti sia il neosindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, che il neosindaco di Paola, Giovanni Politano di Liberi e Uguali - Leu,  certamente non hanno goduto dell'appoggio elettorale del potentissimo Governatore Roberto Occhiuto e dei suoi tanti amici.

Il neoSindaco di Catanzaro, Prof. Nicola Fiorita

Un segnale che potrebbe avere un significato politico, una paventata onda lunga che dava per favoriti i candidati a Sindaco vicini a Forza Italia che alle elezioni regionali del 2021 ha raggiunto con due liste addirittura la stratosferica cifra del 28% ponendo la Calabria al pari dell'unico Eden berlusconiano in Italia che, invece, sembra essersi esaurita.

Giovani Politano, neosindaco di Paola

Da tutto ciò sorgono interrogativi comunque  di difficile soluzione considerando anche come nella grande confusione che per le amministrative si amplia a dismisura con intrecci, divisioni, scomposizioni che annullano i confini dei partiti e con la dissoluzione della politica e dei suoi confini è difficile decifrare tendenze e flussi politici.

Certamente l'onda lunga regionale si è già esaurita nonostante i tanti annunci, oramai quotidiani e tutti attraverso i tanto utilizzati social - video, di risoluzione degli atavici drammi della Calabria. In primis quello della sanità, delle ambulanze del 118 senza medici, degli inferni sulla terra dei Pronto Soccorso e della insuperabile ed atavica mancanza di personale.

Sono già trascorsi quasi otto mesi dal quel 4 novembre dell'anno passato, quando il Consiglio dei Ministri nominava l'On. Roberto Occhiuto, commissario ad acta per la sanità in Calabria ponendo fine ai tanti Commissari esterni che hanno fallito clamorosamente uno dopo l'altro.

E quasi otto mesi non sono pochi ma ancora di concreto, di visibile, non si vede nulla. Forse anche questo  ha contribuito a far esaurire più velocemente che in altre occasioni la cosiddetta "onda lunga" dell'immenso potere della Cittadella regionale.

Redazione

Editoriale del Direttore