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Nuovo colpo di scena in un centrosinistra sempre più dilaniato, sempre più alla ricerca di una propria identità perduta e in preda a lotte intestine fra correnti, gruppi e sottogruppi.

Il Pd che non riesce ad uscire da continui commissariamenti ed un Movimento 5 Stelle in disfacimento assoluto. In tale scenario deflagra la scelta della candidata per il centrosinistra a Governatrice della Regione, l'imprenditrice Maria Antonietta Ventura, di ritirare la sua candidatura. Il ritiro viene annunciato attraverso un post facebook nel quale si legge. "Avevo deciso di raccogliere l’invito a candidarmi a presidente della Regione Calabria e condurre una battaglia fiera e leale, a viso aperto, con parole chiare e proposte concrete per ridare dignità alla Calabria e orgoglio ai calabresi. Preferisco però, con dolore, fare un passo di lato per evitare che vicende, che - lo sottolineo con forza - non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale. Ho la responsabilità di tutelare le oltre 1.000 famiglie dei lavoratori diretti e indiretti relativi alle aziende del mio gruppo. L'impegno sociale e civico a tutela dei calabresi proseguirà, con ancora maggiore determinazione, nelle forme che da sempre porto avanti". Quindi si complica ancor più il quadro politico del cosiddetto centrosinistra calabro. Dopo la rinuncia di Nicola irto, il giovane consigliere regionale del Pd, prima designato e poi non voluto dai pentastellati, arriva, inaspettata, anche la rinuncia dell'imprenditrice Maria Antonietta Ventura che, ad onor del vero, aveva suscitato non poche polemiche per il modo assolutamente verticistico con il quale era stata effettuata la scelta sponsorizzata soprattutto dal responsabile nazionale degli Enti locali del Pd, il già Ministro Francesco Boccia, che è stato anche indicato quale commissario della Federazione provinciale del Pd di Cosenza. Una federazione complessa e caratterizzata da liti continue e scontri senza fine. Cosa accadrà ora. Difficile dirlo. Certamente il centrodestra gongola e si diverte.

Redazione
 

Editoriale del Direttore