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Se si voterà davvero il 14 febbraio non è dato sapere, ma quello che è certo che, se non vi saranno rinvii entro il 15 gennaio dovranno essere presentate le liste con annesse candidature a Governatore e mancano solo 26 giorni con le feste natalizie e tutte le restrizioni conseguenti alla pandemia comprese.

Una campagna elettorale anomala. Chi non ricorda tutti il putiferio che, invece, appena un anno fa si concluse poi con la candidatura a sorpresa della compianta Governatrice Jole Santelli. Nel centrodestra si è scelta la strategia del silenzio. Tace il seppur loquace Matteo Salvini che, nelle passate elezioni regionali, impose il veto verso la candidatura del Sindaco di Cosenza. Mario Occhiuto. Tace il partito di Fratelli d'Italia, consapevole del fatto che l'indicazione del nome spetta a Forza italia e, quindi, solo ed unicamente a Silvio Berlusconi, padre padrone della sua creatura politica e tace, soprattutto, lo stesso Silvio Berlusconi che ancora non si pronunciato su chi dovrà essere il candidato del centrodestra a Governatore della Calabria. Rimane in pole position il deputato Roberto Occhiuto seguito da due donne berlusconiane, la sindaco di Vibo, Maria Limardo e la senatrice Fulvia Caligiuri. A picco le quotazione del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, reo per Forza italia, di essere troppo vicino alla Lega di Salvini. Partito che sembra aver esaurito la sua spinta propulsiva in Calabria soprattutto per la disastrosa conduzione del segretario regionale, il deputato bergamasco Cristian Invernizzi, recentemente  defenestrato per essere sostituito nel ruolo di segretario regionale dal sindaco di Taurianova, Roy Biasi, oggi leghista proveniente da una lunga militanza in Forza Italia. E mentre il centrodestra tace nel centrosinistra sono in corso tentativi di unità. Numerosi gli incontri e le videoconferenze tendenti a riunire le variegate e numerose anime della sinistra con l'alleanza inedita con il Movimento 5 Stelle e con il tentativo in corso di aggregare anche le liste civiche ed in primis, le liste già pronte di Carlo Tansi che nelle passate elezioni sfiorò per un soffio il raggiungimento del fatidico ed altissimo quorum dell'8%. Quorum anticostituzionale, liberticida ed unico fra tutte le regioni italiane. Nel centrosinistra tra veti come quello posto dai pentastellati sulla candidatura del giovane Nicola Irto, vicepresidente del Consiglio Regionale,  nuove regole ed imposizioni varie come quella di non ricandidare chi ha già svolto due legislature, non sarà facile far quadrare il cerchio ed arrivare ad una sostanziale e reale unità. Nel frattempo vi è chi spera che le elezioni possano essere rinviate per avere più tempo per potersi organizzare. Intanto, a parte la speranza, mancano solo 26 giorni per la presentazione delle liste e tutto è ancora in alto mare, mentre la Calabria ed i calabresi vivono con sofferenza una crisi economica senza precedenti.

Redazione

Editoriale del Direttore