Trent'anni dalla morte di Ayrton Senna. Il pilota brasiliano, uno dei più grandi interpreti della Formula 1, perdeva la vita il primo maggio 1994 a Imola, in un drammatico incidente al volante della sua Williams.
Un giorno nero per il circus e per lo sport, con l'addio ad un fuoriclasse in pista e fuori.
Di Ayrton Senna, a trent'anni dalla sua tragica morte ne vogliamo ricordare gli esordi da giovanissimo nel mondo delle gare dei go-kart.
E il mondo dei go - kart di Ayrton Senna Da Silva si collega al ridente e bellissimo borgo di Longobucco.
Può sembrare una vera e propria fake news, invece è una storia vera, una di quelle storie belle da raccontare anche se difficili da credere.
Il legame ed il punto centrale della storia si snoda con la capacità imprenditoriale ed ingegneristica di Giovanni Parrilla, nato a Longobucco il 21 ottobre 1911.
Un vero alfiere che ben rappresenta quel genio italico e meridionale capace di grandi imprese. Giovanni Parrilla, giunge a Milano nel 1927 e dopo aver lavorato con la Bosch nel 1946 diviene costruttore ed imprenditore.
La sua prima moto è la Sport monoalbero che chiamerà "Moto Parilla" con una sola "r" per motivi fonetici.
Nasce una grande casa di produzione motoristica che rimane nella storia di chi ha fatto grande il mondo delle corse.
Giovanni Parrilla con i suoi figli, Angelo ed Achille, che lo hanno seguito nella stessa passione, hanno professionalmente collaborato con grandi costruttori come Enzo Ferrari, con grandi piloti come Juan Manuel Fangio, Ascari, Iarno Trully ed il grande ed eterno Ayrton Senna.
Museo Moto Parilla - Longobucco
Nel 1959 dalla capacità costruttiva di Giovanni Parrilla in collaborazione con l'ingegnere Cesare Bossaglia, nasce il primo motore al mondo a valvola rotante per Go-Kart. Motore che commercializzato in America con il nome "Thunderbolt" (in italiano, saetta) ottiene un grande successo.
E la grande leggenda dell'automobilismo Ayrton Senna, inizia la sua carriera automobilistica con le gare di Go-Kart alla guida di un "Parilla 100" cominciando nel 1973 a soli 13 anni a Interlagos grazie al primo istruttore Lucio Pascual (detto Tsche), vincendo all'esordio e conquistando nello stesso anno il Campionato Junior.
Nel 1977 e nel 1978 vinse il Campionato Sudamericano di categoria e dal 1978 per quattro volte consecutive quello brasiliano. Sbarcato in Italia, a Milano, con i colori della Dap, società fondata da Achille ed Angelo Parrilla, fu protagonista dei campionati mondiali del 1979 e del 1980, sfiorando entrambe le volte il titolo.
Angelo Parrilla, grande amico personale di Ayrton Senna
"I go-kart sono stati - ha affermato più volte Ayrton Senna - la mia migliore scuola. Lì ho imparato tutti i trucchi del mestiere, dai più semplici ai più complessi". Fondamentale quindi per Ayrton Senna fu la sua esperienza da giovanissimo maturata con i Go Kart targati "Parilla".
Achille Parrilla, ancora oggi conserva gelosamente il Go Kart con il quale corse ed affinò le sue capacità di pilota un giovanissimo Ayrton Senna, concedendo ai tanti giornalisti ed appassionati di poterlo vedere.
Questo, quindi, il legame fra il mitico Ayrton Senna ed il longobucchese Giovanni Parrilla che con le sue spiccate capacità imprenditoriali fondò la "Moto Parilla", azienda che venne poi portata avanti dai suoi figli.
Ed oggi a Longobucco è possibile visitare Il Museo "Giovanni Parrilla" nel fantastico scenario dell'ex convento dei Francescani al centro del paese.
Il polo museale, ultimamente, si è arricchito di una donazione di importanti e pregiati volumi ricevuta da Mario De Simone, che da anni lavora nel Museo, da parte del cugino Fernando.
Donazione proveniente dal Brasile. E fra i volumi donati spicca un testo dedicato alla vita e alla carriera di Ayrton Senna.
Volume nel quale si racconta come la leggenda delle corse venne avviato alla carriera inizialmente gareggiando con i go - kart costruiti da Angelo Parrilla.
Nel Museo sono esposte due magnifiche motociclette, la 175 cc. che nel 1957 ha vinto il giro motociclistico nazionale e la 125 cc. ’Olimpia presentata nel 1960 come moto leggera da turismo caratterizzata dal motore montato sotto il telaio.
Inoltre nel Museo "G. Parrilla", si possono ammirare alcuni bellissimi e rarissimi esemplari di tricicli d' epoca di fine ' 800.
Mentre il simbolo "Moto Parilla" che ancora esiste è oggi utilizzato da giovani imprenditori che costruiscono le e-bike elettriche più costose e più belle del mondo, le vere Rolls Royce, delle bici elettriche tanto amate dagli sceicchi di Dubai.
Moto Parilla 250 cc - due tempi - 1949 della collezione Parilla di Bruno Baccari ( Modigliano - Forlì Cesena)
Mentre il simbolo "Moto Parilla" che ancora esiste è oggi utilizzato nell'opificio industriale di Reggio Emilia da giovani imprenditori che costruiscono le e-bike elettriche più costose e più belle del mondo, le vere Rolls Royse, delle bici elettriche tanto amate dagli sciecchi di Dubai.
L’EBIKE PIÙ ESCLUSIVA DEL MONDO
Carbon nasce da un progetto innovativo, che aveva il desiderio di fondere in un unico prodotto il mondo del motociclismo e quello delle biciclette.
Le sue forme uniche la rendono riconoscibile in tutto il mondo. La qualità costruttiva derivante dal processo di produzione, completamente Made In Italy, la rendono una vera e propria opera d’arte su ruote.
Carbon può essere utilizzata in ogni contesto, dall’utilizzo cittadino a quello più sportivo, perché la sua resistenza e, allo stesso tempo, impareggiabile eleganza, la rendono adatta ad ogni ambiente.
Carbon può avere diverse colorazioni, ma nulla vieta di realizzare un design personalizzato per chi ricerca ulteriore eleganza o aggressività.
Continua, quindi, a girare per il mondo il glorioso nome di Giovanni Parrilla, ingegnoso imprenditore nato a Longobucco nei primi del '900.
Gianfranco Bonofiglio