Proseguiamo nella pubblicazione dei saggi letterari a cura del Prof. emerito, poeta e scrittore, Francesco Vetere, che, come sempre, si caratterizzano per il loro interesse letterario e non solo. Il Prof. Vetere ci allieta con la pubblicazione di una saggio in prosa narrativa dedicata all'importante figura sempre attuale di Marco Tullio Cicerone. Ne pubblichiamo la prima parte.
"Il Primo secolo a.C. si fregia di un eminente Letterato, che insieme a Cesare illumina il percorso culturale della Roma repubblicana. Egli assomma in sé qualità uniche che spaziano dalla raffinata Oratoria alla sottile eloquenza, dalla passione per la filosofia ellenica a una pratica della politica di stampo conservatrice che condizionerà anche il suo essere uomo dagli ideali ormai fuori dal tempo. La critica letteraria, non proprio benevola verso gli intellettuali non progressisti, innalza a Cicerone un tempio di sapienza incontestabile che non lascia adito a qualunque sorta di ostile giudizio. Egli coltiva la sua esistenza nell'affrontare con coraggio le sfide della vita pubblica e privata, immergendosi in un coacervo di storici eventi e familiari che magistralmente trasferisce nei suoi scritti, vergati e declamati in un originale stile prosastico, impreziosito da pregevole sintassi. Le sue intime sensazioni vengono riportate in un ricco epistolario, dove la sua biografia assume non millantato solipsismo ma un preciso intreccio fra vicende sociali e i suoi alternati momenti privati. Il suo culturale sostrato proviene da alacri studi sotto la guida di dotte personalità, che imprimono in Lui una costante ricerca di perfezione lessicale nella forma e nel contenuto. In ciò si può ravvisare una velata forma di narcisismo, ma la condanna è veniale poiché la sua versatile personalità pervade tutto lo scibile umano, senza alcun raffronto con altre intellettuali identità. Si cimenta Egli, giovane ed eclettico uomo, affascinato dalla raffinata poetica alessandrina, in componimenti di dubbio convincimento lirico. Da uomo adulto si scaglierà contro i " Poeti nuovi ", negando a costoro giusti meriti e rinnegando il suo giovanile trascorso nella poesia sentimentale. Approda sulle rive dell'Ellade per nutrire ancor più passione verso la retorica rodiense e per affinare l'arte dell'eloquenza, che lo renderà immortale negli evi a venire. La sua oratoria qualità si rafforza nel momento in cui abbraccia la carriera forense, che gli aprirà nuovi scenari, tali da favorire un'immensa popolarità ben oltre i confini nazionali. Famose sono le sue appassionate orazioni in difesa di notabili cittadini dove evidenzia profonda conoscenza dei gangli giuridici, rapportati non a leziosa ostentazione formale ma a proficuo esercizio di sentito afflato letterario. A momenti difensivi fa da contrasto la veste di pubblico accusatore, che senza titubante tema attacca con verbale violenza il governatore di Sicilia, Verre, prima, e il rivoluzionario Catilina poi. Le orazioni, sia pro che contro,al di la' di ogni valenza giuridica, rispondono ad un preciso impianto lessicale logico e concreto, adornato da una vigorosa narrazione, in cui la sua eloquenza ha meritata esaltazione. La sensibilità dell'animo ciceroniano deve essere misurata dall'umano afflato che riesce a trasporre nel suo interessante documento biografico, cioè l'intenso epistolario fra affetti amicali e affetti familiari. Apre la sua anima all'amico Attico, e lo fa attraverso accorate lettere in cui esprime il suo stato psichico, ora in fase di tristezza, ora con sobri accenti di mentale serenità. Lo stile epistolare raggiunge l'acme espositivo, apparentemente semplice ma pregno di una ricca semantica che impreziosisce il contenuto. Precursore di tale confidenziale formula di comunicazione è S.Paolo, attraverso le sue esortazioni ai popoli tramite lettere, vere pietre miliari di come gli scritti pastorali possono avere persuasiva efficacia ed essere evangelizzante mezzo. Continuatore dello strumento epistolare ciceroniano è quel S.Agostino, che pur con aspetti diversi, comunica i suoi intimi pensieri attraverso i moti dell'anima, racchiusi nelle sue Confessioni".