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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha pubblicato, sulla pagina Fb di Diritti Civili, un nuovo, breve video per protestare contro la “nuova, ingiustificata e pericolosa riapertura delle scuole a Catanzaro”, disposta dal Tar della Calabria, su ricorso di alcuni genitori, avverso l'ordinanza del sindaco Abramo.

Corbelli, dopo la clamorosa protesta davanti alla sede del Tar, di giovedì 10 marzo, contesta civilmente di nuovo il Presidente del Tar “che, afferma, non ha alcuna competenza scientifica per stabilire la pericolosità o  meno delle scuole e riaprire le stesse scuole dopo che il sindaco di Catanzaro le aveva chiuse accogliendo anche l’appello in questo senso dell’Asp che aveva denunciato il dilagare dei contagi nelle aule e aveva chiesto la chiusura di tutti i plessi scolastici. Adesso basta! Il Tar si fermi! Per non fare danni! Prima che sia troppo tardi, afferma Corbelli. Non può un giudice sostituirsi alle autorità scientifiche e sanitarie. Il Tar deve rispettare i ruoli e non riaprire le scuole mettendo a rischio migliaia di bambini, ragazzi, insegnanti, le loro famiglie e l'intera Calabria! E’ grave e sconcertante che mentre i contagi aumentano tra bambini, ragazzi e insegnanti, tanto da portare l’Asp di Catanzaro a lanciare un preoccupante allarme, chiedendo l'immediata chiusura di tutte le scuole, e molti sindaci di loro iniziativa chiudono, per lo stesso motivo dell'aumento dei positivi nelle aule, tutti gli edifici scolastici nei loro comuni, un Tribunale Amministrativo Regionale, senza alcuna conoscenza e competenza scientifica, va a sospendere le ordinanze e riapre le scuole! Chiedo: ma è normale e accettabile una cosa del genere? E perché nessuno protesta? Ricordo al Tar e a tutti i rischi che corrono proprio i bambini e i giovani, i più colpiti dalla contagiosissima e letale variante inglese. Dopo aver, nelle passate settimane, ricordato i pareri di scienziati ed esperti che invitavano a non riaprire le scuole, ho da poco citato e pubblicato sulla pagina Fb di Diritti Civili l'ultimo studio del Policlinico Gemelli di Roma che parla dei gravi rischi per la salute dei bambini colpiti da quello che viene definito Long Covid dei bimbi con la sindrome di Kawasaki e polmoniti devastanti, con sintomi che si manifestano anche dopo 120 giorni e con conseguenze gravi che potrebbero essere permanenti, per i bambini e i giovani! Non basta nemmeno questo per giustificare la immediata chiusura delle scuole? Cos'altro deve succedere, prima? Una strage? Invito i sindaci calabresi a non fermarsi, anche davanti ad una sentenza del Tar e alla colpevole assenza della Regione, a non aver paura e chiudere tutte le scuole nei loro comuni, almeno sino a Pasqua. Solo così potremo salvare migliaia di bambini, insegnanti, le loro famiglie, la stessa Calabria, che con le scuole aperte sono mandate letteralmente al massacro”.

Redazione
 

Editoriale del Direttore