I dati della crisi dovuta al Covid-19 sono allarmanti e fortemente preoccupanti. Da vero Profondo rosso. A diffonderli la Confesercenti che rappresenta 1.200.000 imprese distribuite sul territorio nazionale.
I dati sono il frutto di un sondaggio distribuito agli associati ed elaborato con l'ausilio della Swg. Dai dati raccolti emerge che sono ben 90.000 ke attività commerciali, turistiche e di pubblico esercizio che hanno chiuso per fallimento. Mentre altre 600.000 sono in bilico. Inoltre fra tutti coloro i quali sono stati intervistati in mezzo milione sono pronte a tagliare i posti di lavoro dei loro dipendenti. Un quadro complessivo denso di nubi. Ad essere colpite soprattutto le strutture turistiche alberghiere ed extra alberghiere delle grandi città d'arte. Nel settore specifico dell'alloggio si registrano serie difficoltà per il 57,8% e del 66,5% nel settore della ristorazione. Insufficienti sinora le misure governative per aiutare le imprese commerciali. E come sempre è la parte più debole del tessuto produttivo nazionale, cioè il mezzogiorno, a pagare il prezzo più alto.