Nel mondo, infatti, le nazioni con maggiore produttività di olio extravergine sono ben 58, sparsi tra Europa, America, Asia, Africa e Oceania. Ognuno con le proprie tradizioni e i propri metodi di coltura, l’agricoltura internazionale tiene alto il nome di questo pregiato prodotto dalle molteplici sfumature.
L’olio extravergine in Europa
La culla dell’oro verde è per eccellenza il bacino del Mediterraneo che bagna le coste europee. E’ proprio grazie al clima mite e alla temperatura favorevole che il 98% della produzione di olio extravergine nel mondo ha sede proprio qui, racchiudendone il 70% della produzione mondiale.
I tre sul podio sono la Spagna, l’Italia e – per ultima – la Grecia.
La Spagna - ormai da tempo - primeggia come maggiore produttore di olio extravergine nel mondo.
La Penisola ispanica è - infatti - l’unica a soddisfare il fabbisogno interno di olio extravergine per il suo clima particolarmente favorevole, che permette una fioritura omogenea in tutto il territorio. In particolare le provincie di Jaen e Cordoba, che da sole presentano più della metà degli oliveti spagnoli.
Oltre all’Italia, anche la Grecia figura tra le maggiori consumatrici di olio extravergine, di circa 15 kg l’anno a persona, ricoprendo – già dall’antichità - un vero e proprio simbolo per questo popolo, che lo ripropone anche all’interno della mitologia.
Essendo che l’olivo fruttifica in maniera più rigogliosa su un terreno sassoso e arido, la Penisola iberica costituisce il territorio perfetto per la coltivazione dell’ulivo.
In particolare, le regioni con maggiore vocazione olivicola sono il Peloponneso, Halkidiki, Kritis, Delphi e le isole dello Ionio e dell’Egeo.
L’oro verde rappresenta una risorsa di immenso valore anche in oltre-oceano, come in America (Argentina e Cile), in Asia (Siria e Turchia) e in Africa (Marocco e Tunisia).