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TRIESTE – “L’intolleranza come potere. Le strategie per il controllo della mente: un’analisi di intelligence” è il nuovo libro di Mario Caligiuri, edito da Santelli con la prefazione di Luciano Violante che verrà presentato venerdì 19 gennaio 2024 alle ore18.30 a Trieste presso la Libreria “Zeno Bandini” in Via del Lazzaretto Vecchio, 17/A.

Klaus Davi, con le sue tante battaglie continua a dimostrare un grande affetto per la Calabria e i calabresi. 

"Un ebreo su sette a Salonicco era di origine calabrese. Nella città greca - raccontano le fonti - vi erano ben tre sinagoghe fondate da profughi calabresi scappati dopo l'espulsione del 1570 e che furono utilizzate dalla comunità almeno fino al 1700.

Una Sinagoga calabrese rimase operativa fino agli inizi del XX secolo.

Quasi tutti gli abitanti di Salonicco di religione ebraica perirono nei campi di concentramento.

I templi ebraico - calabresi si chiamavano "Calabria Jasan2 ( ma dopo il 1553 fu nota anche come "Nevè Shalom" - "Dimore di Pace", "Chiana" e "Calabria Cadash" detta anche "Ishamael".

Sarebbe bello approfondire queste pagine della storia del nostro sud e della Calabria in particolare.

La famiglia Salem, raffigurata nella foto, è stata una delle tantissime annientate durante l'Olocausto nazi fascista.

Solo poche migliaia di ebrei si salvarono e anche i discendenti degli ebrei di Calabria perirono nei lager".

(tratto da un post del Movimento Giudecche di Calabria gentilemente diffuso da Klaus Davì).

Redazione

Al Museo Carlo Bilotti, piccolo gioiello a Roma nel cuore di Villa Borghese in Viale Fiorello La Guardia, 6, che  custodisce una collezione permanente di 40 opere contemporanee di grandi artisti fra i quali, Andy Warhol, Giorgio De Chirico, Gino Severini, Larry Rivers e Giacomo Manzù, viene ospitata fino al 21 gennaio la mostra TENSE-INTENSE del collettivo artistico Parallel Media Barbara Doser / Hofstetter Kurt, curata da Laura Carlotta Gottlob.

Giorno 22 settembre 2023, ore 11,30 nell’Aula Magna “Ulisse Dini” dell’Università di Pisa viene consegnato alla storia della ricerca scientifica, nel campo dell’Intelligenza Artificiale e Data Engineering, con la votazione di (110/110) e lode il giovanissimo studente – a soli 23 anni – Franco Terranova, calabrese e cosentino.

Editoriale del Direttore